COSPLAY TUTORIAL: ASTRID – Dragon Trainer 3 [Parte 2 | ASCIA]

Buon-ciao rughino e benvenuto ad un nuovo Cosplay Tutorial! Oggi ti spiegherò come ho realizzato l’ascia di Astrid. Ho utilizzato un metodo abbastanza utile per risparmiare sia foam che risorse economiche. Se sei curioso, continua a leggere questo articolo

BLUEPRINT E FOAM

Innanzitutto disegno su Autocad il Blueprint dell’ascia e, successivamente, lo stampo su dei fogli di carta. Ti vedo! Stai già iniziando a sudare freddo ma non preoccuparti! Ne ho preparato uno anche per te, puoi scaricarlo gratuitamente qui (1).

Mi procuro un bastone di legno e un manicotto in PVC (2). Realizzo il teschietto alla base dell’ascia in Foam Clay, quindi, prendo il bastone di legno, lo avvolgo con della pellicola trasparente e inizio a plasmare direttamente qui sopra il soggetto (3).

Riprendo il cartamodello dell’ascia vera e propria (4). Come anticipato ad inizio articolo, ho realizzato la parte principale dell’ascia in una maniera un po’ particolare: in questi casi la scelta più logica sarebbe quella di tagliare tante lame per poi sovrapporle, incollarle e levigarle. Tuttavia, possiamo benissimo utilizzare come riempimento della stessa lama, dei semplicissimi scarti di foam di varie misure e dimensioni. Questo non solo ci permetterà di inquinare di meno ma ci farà anche risparmiare soldi, due piccioni con una fava no? Come procedere, quindi?

Taglio la prima lama (5) e incollo nella zona centrale il manicotto, assicurandomi che sia bello dritto (6).

Aspetto che la colla si asciughi e rinforzo il tutto con del nastro telato (7). Incollo non solo degli scarti ma anche del fil di ferro di rinforzo che riesca a coprirmi tutta l’aria piatta (8), questo ci permetterà di evitare di avere un Prop molliccio e instabile, alla fine della lavorazione.

Continuo a riempire la lama di scarti (9). Ovviamente non c’è alcun bisogno di essere precisi, l’importante è lasciare la parte affilata, il filo, priva di qualsiasi nuovo strato.

In sostanza alla fine di questa lavorazione devo poter incollare il lembo del primo strato con quello dell’ultimo (10). Ed ecco qua la base della nostra ascia (11). Levigo un po’ usando carta vetrata e Dremel e poi utilizzo il sigillante per coprire tutte le fessure rimaste (12).

Riporto sul foam da 2 mm tutti i livelli da apporre sull’ascia grezza (13). Incollo il tutto e utilizzo anche delle strisce di foam di spessore 1 mm per realizzare le fascette in cuoio colorato (14). Ora aggiungo un po’ di graffi e altri segni di usura grazie al pirografo (15).

VERNICIATURA E RIFINITURE

La seconda parte del Cosplay Tutorial riguarda la verniciatura e le rifiniture dell’ascia.

Inizio a verniciare il bastone di legno con del marrone più scuro (16). Non c’è bisogno di applicare del primer su questo tipo di materiale. Il foam, invece, va ricoperto di PlastiDip! (17) Tre strati sono più che sufficienti. Questo tipo di Prop non verrà sollecitato molto, contrariamente a quanto succede invece per un’armatura, quindi posso risparmiare anche qui un po’ di soldini utilizzando, per la colorazione, una bomboletta di acrilico spray di colore cromo (18). Completo il manico dell’ascia aggiungendo una fascia di finta pelle morbida e della pelliccia.

COSPLAY TUTORIAL: IL RISULTATO FINALE

Completare l’ascia è stato molto più semplice del previsto! E la cosa più bella è stata averla realizzata con un sacco di scarti che altrimenti avrei dovuto buttare!

Ti ricordo che su questo sito troverai anche l’ultimo Cosplay Tutorial su Astrid, incentrato su una Baby Tempestosa! Ho riservato la lettura di questo articolo super esclusivo ai soli abbonati del Cos-Club (Tarta-Paladini).

Adesso ti chiedo: Per quale prossimo progetto utilizzerai i tuoi scarti di foam? Lasciami un commento con la risposta. Noi ci aggiorniamo in un altro articolo! Ciao!

VIDEO-TUTORIAL: L’ASCIA DI ASTRID – DRAGON TRAINER 3

Non ti piace leggere l’articolo sui Cosplay Tutorial? Ecco la versione Video di quanto riportato in questa pagina! Spero ti piaccia e che ti sia di aiuto!

Foto copertina del Cosplay Tutorial di Sandro Aliano.

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